Gentilissimi,
in molti mi avete fatto domande in merito a come gestire l’ansia e le variazioni di tono dell’umore legato al dolore cronico.
È utile in primo luogo fare delle precisazioni. Il dolore cronico implica moltissime trasformazioni di stile di vita. Spesso accade che gesti e movimenti considerati naturali diventano difficoltosi se non impossibili. Inevitabilmente tali cambiamenti possono interferire sull’attività lavorativa, indurre a dover rinunciare ad alcuni interessi e addirittura generare modificazioni delle relazioni familiari e amicali. Trovarsi di fronte a tutto questo peggiora la qualità della vita, e può facilmente generare alterazioni del tono dell’umore e disturbi d’ansia. Le manifestazioni di questi due disturbi sono molteplici. La depressione infatti non è solo caratterizzata, come in molti credono, da tristezza ma anche da apatia (appiattimento affettivo), abulia (sensazione di inerzia e mancanza di volontà), anedonia (perdita dell’interesse per attività comunemente ritenute piacevoli), sensazione di affaticamento mentale e fisico, e sentimenti di autosvalutazione. L’ansia a sua volta non si manifesta solo con momenti di agitazione e angoscia, ma si può rilevare attraverso dei sintomi inattesi: affanno, aumento del ritmo respiratorio, vertigini, manifestazioni gastro-intestinali (mal di stomaco, nausea, colite, diarrea…) e anche dolori muscolari (ipersensibilità, contratture…) e articolari.
A volte i disturbi emotivi appaiono così prevalenti da far sottostimare la componente organica del dolore, come se fosse “tutto nella testa”. Invece è utile avere ben presente che il dolore fisico aggrava la componente emotiva e quest’ultima peggiora a sua volta la percezione dolorifica, generando un vero e proprio circolo vizioso.
Per questo è fondamentale affrontare il dolore non soltanto da un punto di vista fisico (che deve necessariamente essere diagnosticato e trattato) ma anche dal punto di vista emotivo. Infatti per ridurre la percezione dolorifica è fondamentale considerare i sintomi psicologici e in caso di presenza di ansia e/o depressione chiedere un supporto specialistico adeguato.
L’ansia non svuota il domani dai suoi dolori, ma svuota soltanto l’oggi dalla sua forza.
Charles Spurgeon
BIBLIOGRAFIA
- Ohayon MM, Schatzberg AF Using chronic pain to predict depressive morbidity in the general population.
- Arch Gen Psychiatry. 2003 Jan; 60(1):39-47.
- Bair MJ, Robinson RL, Katon W, Kroenke K Depression and pain comorbidity: a literature review Arch Intern Med. 2003 Nov 10; 163(20):2433-45.
- Aaron RV, Fisher EA, de la Vega R, Lumley MA, Palermo TM. Alexithymia in individuals with chronic pain and its relation to pain intensity, physical interference, depression, and anxiety: a systematic review and meta-analysis. 2019;160(5):994-1006.
- Walker AK, Kavelaars A, Heijnen CJ, Dantzer R. Neuroinflammation and comorbidity of pain and depression. Pharmacol Rev. 2013 Dec 11;66(1):80-101.